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Le nostre sicurezze – risotto natalizio

Le Nostre Sicurezze – Risotto Natalizio

E’ da tanto tempo che non ci sentiamo, che non scrivo più direttamente sul tavolo della mia cucina, per condividere con te i miei pensieri. Mi sono mancati molto questi momenti, ma non ho potuto fare altrimenti.

E’ stato un periodo molto intenso, che ha richiesto radicali cambiamenti, che ha assorbito tantissime energie. Un periodo che ha richiesto d’uscire dalla mia comfort zone, mettendomi in gioco completamente in un terreno poco conosciuto.

Quello che succede semplicemente durante la nostra nascita.

Quello che profondamente celebriamo anche attraverso il Natale.

 

Stare per nove mesi coccolati nel ventre materno, in un ambiente ovattato, che comunica con l’esterno ma in modo filtrato, lento, amorevole, è rassicurante.

Abbiamo imparato a conoscerlo quel mondo fatto di suoni strani, di una presenza che abbiamo sempre conosciuto, ma che non abbiamo ancora incontrato. Abbiamo imparato ad accettarlo quel mondo anche quando è diventato stretto, anche quando i nostri movimenti erano minimi.

Ma ad un certo punto, qualcosa d’inspiegabile, dirompente, che non potevamo più trattenere c’ha spinti ad immergerci in quel buio, che un po’ fa paura. Ad attraversare quel canale stretto, tortuoso; ad affrontare le mille insidie di quel viaggio. Non capivamo il perché, ma sapevamo solo che dovevamo immergici lì, in quel preciso momento, in quell’abisso per andare incontro a qualcosa di sconosciuto che ci stava chiamando.

Ed ecco siamo nati …. Come??? Ma questo era il traguardo?? Un mondo sconosciuto, freddo, dove si conosce la fame, la paura, il respiro …. No no non può esser: VOGLIO TORNARE LA’ DENTRO!!! ASCOLTATEMI!!!!

No, non è possibile…. Il tuo posto ora è qui: non sarai solo in questo cammino. Tanti compagni di viaggio ti aiuteranno ad affrontare passo dopo passo, a scoprire che ogni singolo istante in questo nuovo mondo può esser carico di amore, fiducia, speranza anche quando la paura e lo smarrimento fanno da padroni.

 

Questo il mio augurio per questo magico Natale: prendiamo a piene mani il nostro cuore, ascoltiamolo, usciamo dalla nostra comfort zone ed immergiamoci nell’infinito amore che la vita c’offre. Quell’Amore è dentro di noi, sempre, non serve cercarlo all’esterno. Coltiviamolo con pazienza, senza giudizio, amorevolezza, dentro di noi.

 

Grazie di cuore per far parte del mio cammino!!

 

PS.: ed in compagnia di un piccolo elfo ti lascio il mio dono sotto l’albero

 

 

RISOTTO NATALIZIO

Ingredienti:

un cavolfiore di medie dimensioni, un porro, 100g di cavolo nero, sale, olio extravergine d’oliva, 240g di riso Carnaroli, brodo vegetale, pepe, chips di cavolo riccio e mela.

Preparazione:

  • Sbollentare per pochi minuti in acqua bollente salata le cimette di cavolfiore precedentemente tagliate a dadini. Tenere da parte l’acqua di sbollentatura.
  • Affettare finemente un porro, quindi rosolarlo con un paio di cucchiaia d’acqua, d’olio extravergine d’oliva e sale. Quando sarà morbido aggiungere le cimette di cavolfiore e lasciar insaporire un paio di minuti.
  • Frullare il tutto insieme ad un po’ d’acqua di sbollentatura fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
  • Mondare le foglie di cavolo nero, separando la parte fogliata dalla parte più coriacea del gambo. Sbollentare per pochi secondi le foglie precedentemente affettate finemente e rosolare i gambi tagliati a rondelle molto sottili con sale ed olio extravergine d’oliva.
  • Tostare il riso per pochi minuti a secco, quindi aggiungere gradatamente il brodo vegetale. A metà cottura aggiungere metà della crema di cavolfiore ed i gambi del cavolo nero.
  • Continuare la cottura aggiungendo il brodo necessario. Mantecare con la restante crema di cavolfiore e le foglie del cavolo nero.
  • Completare con una polverizzata di pepe (meglio se nella versione Andaliman che donerà note agrumate al piatto) e con chips di cavolo riccio e mela.

 

Ps. Le chips di cavolo riccio e mela le puoi semplicemente ottenere essiccando la materia prima precedentemente mondata e tagliata sottilmente.

A presto,

Silvia

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