Buona Pasqua – torta salata pasquale
Mancano pochi giorni a Pasqua e le cucine sono in fermento per i preparativi.
Tradizioni gastronomiche che s’intrecciano con le nuove frontiere; riti che si tramandano da secoli che incontrano nuovi orizzonti, alla ricerca di viaggi dei sensi innovativi.
Pochi giorni fa ho avuto la fortuna d’assistere ad un intervento di un pluristellato chef italiano, tanta esperienza alle spalle nonostante la giovane età, una curiosità profonda a 360°, un costante lavoro di ricerca. Durante il suo intervento, una giornalista gli ha rivolto una domanda:
“Qual è oggi, in un contesto in costante evoluzione, contaminato da più fronti, il piatto che meglio rappresenta l’identità italiana?”
Dopo qualche istante di silenzio la sua risposta è stata:
“Non esiste.”
Non possiamo riassumere la vastissima cultura gastronomica italiana in un piatto. Sarebbe troppo riduttivo.
Non possiamo neppure identificarla in una regione. La cultura gastronomica regionale non esiste.
Esiste un cultura gastronomia italiana di campanile, di rione, di borgo, di famiglia. Mille sfumature che nascono dalla fusione di tecniche, esperienze, persone, storie.
La cucina ha come ingrediente fondamentale quello umano. Un ingrediente che si esprime non sono nell’atto finale della preparazione, ma che affonda le proprie radici dalle origini; dal momento in cui la materia prima viene generata, coltivata, custodita.
Una filiera che vede come protagonisti tanti attori, ognuno dei quali è fondamentale.
Un ingrediente umano che chiede di esser rispettato nella propria peculiarità. Ma troppo spesso lo dimentichiamo.
Noi stessi siamo arricchiti da mille sfumature che nascono dalle nostre esperienze, dalle relazioni che abbiamo coltivato, dagli incontri fugaci e da quelli più radicati.
Incontri preziosi che nutrono la nostra quotidianità, anche quando apparentemente si mostrano come ostacoli. Proprio quegli ostacoli sono i trampolini che ci permetteranno di scendere nel profondo di noi e dar luce ai nostri talenti, alle nostre potenzialità.
Godiamo e riconosciamo il potere enorme delle relazioni, prima di tutto con noi stessi!!
Buona Pasqua!!
…. E se a Pasquetta desideri condividere il tuo prezioso tempo con i tuoi affetti, magari immerso nella Natura, porta con te una fetta di golosa torta salata; saprà far venire l’acquolina anche ai palati più esigenti!
TORTA SALATA PASQUALE
Ingredienti per la base:
200g di semola Senatore Cappelli, 50g di farina di pinoli, 100g d’acqua, 60g d’olio extravergine d’oliva, un pizzico di curcuma, timo, rosmarino, sale.
Preparazione:
- Sciogliere il sale nell’acqua, unire l’olio e la curcuma. Emulsionare bene il tutto.
- Tritare molto finemente il timo ed il rosmarino ed aggiungerli alla semola. Unire la farina di pinoli e miscelare bene il tutto.
- In una boule unire gli ingredienti liquidi a quelli secchi ed impastare bene il tutto.
- Formare un impasto liscio ed omogeneo, lasciarlo riposare per un’ora.
- Trascorso il tempo di riposo stendere l’impasto tra due fogli di carta da forno fino ad ottenere una sfoglia spessa 5mm.
- Adagiare la sfoglia sul fondo di una tortiera.
- Versare il ripieno. Con la pasta restante formare dei piccoli biscottini salati da adagiare sulla parte superiore della torta.
- Cuocere a 170° per circa 30 minuti.
Ingredienti per il ripieno:
200g di tofu al naturale, sale, 150g di rosolaccio oppure di carletti oppure di spinaci, ½ cipollotto di piccole dimensioni, olio extravergine d’oliva, pepe.
Preparazione:
- Sbollentare il tofu per qualche minuto in acqua salata.
- Mondare il rosolaccio e sbollentarlo in acqua salata per un paio di minuti, quindi ripassarlo in acqua fredda e strizzarlo. Tritare grossolanamente il rosolaccio.
- Affettare finemente il cipollotto. Rosolarlo in padella con un pizzico di sale, pepe ed un filo d’olio extravergine d’oliva.
- Unire al cipollotto il rosolaccio e lasciar insaporire per qualche minuto.
- Frullare il tofu con 2/3 del rosolaccio fino ad ottenere una crema liscia. Incorporare il restante rosolaccio ed amalgamare bene il tutto.
A presto,
Silvia
Grazie Silvia per i calorosi auguri di Pasqua che contraccambio a te e ai tuoi cari. Condivido in pieno che senza amore, rispetto il cammino è più difficile dal momento che gli ostacoli si incontrano ugualmente.
Grazie per “l’assaggio” dello chef che non poteva dare risposta migliore: il rapporto umano e la condivisione tra regioni e modi di essere fanno si che si crei uno scambio ed una condivisione delle esperienze. soprattutto quelle legate alla terra, alle origini, alle tradizioni.
Grazie per la ricetta che sicuramente sperimenterò.
Grazie a te di cuore