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Castagnole vegane

Castagnole Vegane

Buon Carnevale!!

Le origini di questa festività sono molto antiche, risalgono al periodo greco e romano, seppur con sembianze differenti.

Durante le dionisiache greche o i saturnali romani vi era infatti l’usanza d’invertire l’ordine delle cose, d’abbattere temporaneamente le classi sociali, di lasciar che momentaneamente il caos prendesse il sopravvento sull’ordine costituito.

Desiderio di rinnovamento, di libertà, occasione per voce allo spirito, alla creatività, all’energia profonda.

Il Carnevale permette d’uscire dai propri schemi, di osservarsi in una nuova veste.

E sulla scia della “trasgressione” ti propongo una nota dolce.

Quella nota che si dona come una coccola al cuore.

Tanti sono i dolci carnevaleschi che animano l’Italia. Ed ognuno di noi, nei propri ricordi ne ha uno in particolare. Il tuo qual è?

Tra i miei ricordi da bambina, Carnevale significava profumo di frittelle della zia e castagnole croccanti della mamma … tutte rigorosamente tradizionali.

Qui condivido con te la mia versione 100% vegetale delle castagnole, che da tanti anni rallegrano i nostri carnevali tra maschere e stelle filanti.

 

CASTAGNOLE

Ingredienti:

200g di zucchero dulcita, scorza di limone, 150g d’olio di mais, 210g di latte di soia, due cucchiai di grappa, sale, 600g di farina 1, 120g di amido di mais, 1 bustina di lievito, olio per friggere. Zucchero a velo integrale.

Preparazione:

  • Frullare lo zucchero dulcita con la scorza di limone, unire quindi l’olio ed il latte di soia. A piacere incorporare la grappa ed emulsionare bene il tutto.
  • Setacciare la farina con il sale, l’amido di mais e la bustina di lievito.
  • Unire gli ingredienti liquidi a quelli secchi ed ottenere un impasto consistente e liscio. Se necessario durante la lavorazione incorporare qualche cucchiaio di latte di soia.
  • Formare un panetto dal quale ricavare dei rotolini del diametro di un centimetro. Con un coltello tagliarli alla distanza di un centimetro ottenendo una sorta di gnocchetti.
  • Passare ciascun gnocchetto tra le mani dandogli al forma tondeggiante.
  • Friggere le castagnole in abbondante olio portato alla temperatura di 180°.
  • Lasciar raffreddare prima di servirle polverizzate con lo zucchero a velo integrale.

NOTE: se desideri una cottura più leggera puoi scegliere di cucinare le castagnole al forno. In tal caso infornale a 170° per 20 minuti. Risulteranno un po’ più asciutte.

Trasgressione pura: dolce e fritto.

La frittura è una tecnica di cottura che può esser realizzata in modo più sano, permettendoci d’utilizzarla sporadicamente con attenzione. E’ da evitare però se vi sono problemi di obesità o di ipertensione.

Come realizzare un fritto più leggero e digeribile?

L’olio migliore per friggere è quello extravergine d’oliva, il cui punto di fumo è molto alto. In alternativa se desideri un fritto dal sapore più leggero puoi usare l’olio di arachidi.

Non riutilizzare lo stesso olio per ulteriori fritture. Soprattutto se di semi, durante la cottura viene prodotta una sostanza tossica per il fegato e la salute in generale, l’acroleina.

Utilizza un’abbondante quantità d’olio e cerca di mantenere costante la temperatura, evita d’aggiungere olio nuovo a quello vecchio, questo inciderebbe sia sulla salubrità della preparazione che sull’efficacia della cottura.

Se friggi qualcosa di salato utilizza una panatura con pangrattato integrale o farina di riso, sembrano infatti limitare l’assorbimento d’olio.

Quindi fritto ogni tanto con attenzione.

Ma se desideri le castagnole sono ottime anche cotte in forno… provale!

Ti aspetto in cucina!!

 

A presto,

Silvia

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