Detossinazione – step 2 impariamo a prenderci cura del nostro intestino
Detossinazione – step 2, esattamente un mese fa parlavamo di detossinazione.
La vita è un gioco di equilibri, non di controllo.
Dalla stagione invernale, fredda, rallentata, dove il buio piano piano inizia a cedere spazio alla luce, dove tutto sembra assopito ma in realtà sta raccogliendo l’energia per risorgere a vita nuova, si passerà ad una stagione più frizzante, dinamica, crescente, che ci chiederà pazienza nell’attendere i frutti del tempo e di lasciarci andare al flusso della vita senza per forza voler controllare il tutto.
Detossinazione – step 2.
In questo periodo come dicevamo nella scorsa puntata l’organo che è sottoposto ad un superlavoro è il fegato. Se il terreno fisico, mentale, emozionale dell’individuo è particolarmente in squilibrio anche il fegato lancerà in questo periodo dell’anno dei segnali d’allarme.
A volte i segnali non sono così diretti. In realtà potrebbe esser un “collega” del fegato a far sentire la propria voce. Gli organi emuntori, cioè quegli organi deputati alla detossinazione, lavorano in sinergia tra loro e l’intera complessità della persona.
In particolare però l’intestino è un organo strettamente correlato con il fegato. Pertanto se il fegato è sovraccaricato dal lavoro potrà indebolirsi, chiedendo all’intestino di supportarlo nei propri compiti.
Purtroppo gli intestini occidentali, bersagliati da una vita frenetica, da un’alimentazione sbilanciata, spesso sono in squilibrio. Il ruolo dell’intestino è però fondamentale non soltanto perché contribuisce al processo di detossinazione ed attiva il processo d’assorbimento dei nutrienti. Ha un ruolo indispensabile, come si afferma in medicina cinese, perché regola tantissimi processi metabolici.
Un intestino pertanto in squilibrio, potrà causare nel tempo degli squilibri anche nel resto del corpo, ma anche creare degli effetti indesiderati a livello mentale ed emozionale. Un esempio? Se il transito intestinale è troppo lento è facile che molte più tossine entrino in circolo e queste andranno ad indebolire ulteriormente la condizione individuale. Con un intestino che lavora troppo poco è più facile esser irritabili o accusare sbalzi d’umore; è indispensabile che ci liberiamo del superfluo e che assorbiamo nella giusta misura ciò che ci serve. Con un intestino che invece lavora troppo poco rischiamo di perdere l’occasione di potenziare e nutrire adeguatamente la nostra persona.
Anche le intolleranze e le allergie spesso trovano una concausa in un terreno intestinale in squilibrio. Pertanto in primavera quando certi disagi allergici si fanno maggiormente sentire è importante prendersi cura anche del nostro “amato” intestino.
Come?
Limitiamo l’assunzione di cibi raffinati, di zuccheri, dando invece preferenza a cibi ricchi di fibre come verdure di stagione e prevalentemente del territorio, cereali integrali, legumi. Naturalmente i passaggi devono esser graduali e ponderati.
Se infatti parto da un contesto di infiammazione generale, ed in particolare dell’intestino, sarà indispensabile cercare prima di ripristinare l’equilibrio intestinale e successivamente procedere con un’integrazione delle fibre, altrimenti otterremo l’effetto contrario.
Un esempio per abbassare l’infiammazione intestinale? Ridurre il più possibile gli zuccheri, aumentare l’apporto di cibi fermentati ricchi di enzimi e nutrienti. La società moderna occidentale purtroppo è caratterizzata dall’assunzione di quantità abnormi di zuccheri, direttamente o indirettamente, incompatibili con una fisiologia equilibrata.
Pancia gonfia? Nella prossima puntata verificheremo insieme quali possono esserne le cause e come riequilibrare questo spiacevole disagio.