Da pochi giorni sono rientrata dal seminario di Yoga e Cibo che quest’anno, Nicoletta ed io, abbiamo organizzato nella magica terra Toscana.

Ad accoglierci un luogo che per sua natura parla profondamente al cuore ed una struttura, Villa Caffarelli, che ha valicato i secoli conservando la sua magia. Antica dimora estiva dei Duchi, oggi grazie allo spirito d’iniziativa, alla ricerca profonda, di Marco, l’attuale proprietario, è diventata un centro olistico con spazi di straordinaria bellezza creati per favorire lo svolgimento d’attività quali lo yoga, la meditazione, …

Ho trascorso davvero tante ore in cucina ed il tempo per esplorare il mondo circostante e conoscere più in profondità la dimora, che c’accoglieva, è stato quasi nullo. Nonostante questo l’intensità del lavoro fatto con il gruppo, tra pratiche, meditazioni, giochi, lavori manuali, ha superato i muri della cucina parlando anche al mio cuore.

Ogni anno ritorno dal seminario carica d’energia e d’entusiasmo, nonostante il duro lavoro in cucina. E quest’anno l’energia del gruppo si è sentita con tutta la sua potenza.

Tra una pentola ed un’infornata la mia attenzione si è rivolta anche ad osservare con discrezione quei momenti di vuoto, di silenzio che inaspettatamente si creavano. Momenti brevi ma profondi, che sanno parlare alla nostra mente e al nostro cuore.

Nella nostra società così frenetica, il silenzio fa spesso paura, perché ci chiede di parlare realmente a noi stessi, di togliere la maschera che indossiamo e di dar voce alla nostra essenza.

Alla mattina quando percorrevo le lunghe scale che separavano la nostra camera dalla cucina, con lo stupore che anima il viso del mio bimbo, accoglievo il silenzio che pervadeva tutta la villa. Tutto taceva, apparentemente. Tutto era presente ma con discrezione pronto ad animarsi con i primi raggi di sole.

La potenza del silenzio è dimostrata anche da studi scientifici. Il silenzio svolge un importante ruolo di modulazione sul cervello, alterandone il funzionamento e la struttura. La meditazione può esser considerata una forma strutturata di silenzio, è in grado se praticata con regolarità e per lunghi periodi, di produrre cambiamenti duraturi nell’architettura celebrale.

Cogliamo quindi l’occasione dell’estate per assaporare la forza e la magia del silenzio.

Sull’onda delle note del silenzio, ti dedico questa rinfrescante ricetta estiva. Semplice ma di carattere, che potrai presentare arricchita dalla tua creatività.

GAZPACHO A MODO MIO

Ingredienti:

8 pomodori ramati di medie dimensioni, due cetrioli, due peperoni gialli, un peperone rosso, un cipolla rossa, sale, olio extravergine d’oliva, basilico.

Preparazione:

• Lavare e mondare tutte le verdure.
• Tagliare i pomodori e privarli dei semi.
• Sbucciare i cetrioli e tagliarli a dadi.
• Pulire i peperoni e tagliarli a pezzetti.
• Affettare grossolanamente la cipolla.
• Porre tutte le verdure in un frullatore insieme ad un pizzico di sale ed un filo d’olio extravergine d’oliva.
• Frullare fino ad ottenere una crema liscia ed uniforme. Regolare di sale.
• Porre in frigorifero per almeno 3 ore.
• Servire con un filo d’olio extravergine d’oliva, foglioline di basilico e crostini di pane raffermo. A piacere può esser accompagnato anche da una dadolata di verdure.

Protagonista frizzante del gazpacho è sicuramente il pomodoro. Verdura amata e odiata allo stesso tempo.

Il pomodoro fa bene alle cellule, alle ossa ed anche al fegato. Secondo una recente ricerca condotta da scienziati giapponesi infatti il pomodoro è in grado di regolarizzare l’attività del fegato. Ricco di vitamina A e C, ha anche una buona dose di potassio e di sodio. Ricco di antiossidanti svolge una potentissima azione di contrasto contro i radicali liberi.

Come c’insegna però Madre Natura, ogni tipo di verdura e frutta va consumata nella sua naturale stagione di maturazione, perché solo in questo modo è in grado di donare il massimo dei propri nutrienti e rispondere al meglio alle nostre specifiche esigenze.

Nel gazpacho il pomodoro va a braccetto con i peperoni ed i cetrioli. Verdure ricchissime d’acqua, che c’aiutano ad idratarci in modo profondo in queste roventi giornate estive.

Il peperone come il pomodoro è ricchissimo di vitamina C (potente antiossidante ed antinfiammatorio), ma anche di luteolina, un polifenolo che protegge le attività cerebrali e la memoria. Il peperone poco calorico, se consumato soprattutto crudo, rifornisce il corpo di vitamina A, che aiuta a conservare l’elasticità dei tessuti, di calcio, fosforo, potassio (che stimola la diuresi ed il circolo venoso). Croccante e colorato il peperone si tinge di giallo, rosso e verde donando note organolettiche diverse e proprietà nutritive differenti.

Il cetriolo con la sua croccantezza dona salute e gusto ai nostri piatti. Amico della nostra linea, contiene poche calorie, molta acqua, stimola il metabolismo, depura e disinfiamma il corpo ed aiuta a combattere la cellulite. Non può quindi mancare nelle nostre tavole estive insieme ai suoi amici dell’orto.