NATALE E NATURA
Il Natale è appena trascorso, l’occasione per riunire la famiglia e gli affetti più cari attorno a sontuosi banchetti.
Una festa che affonda le proprie radici nella tradizione pagana ancor prima di quella cristiana. E’ infatti curioso osservare come la data del 25 dicembre, prima d’essere celebrata come “compleanno di Gesù”, fosse una data celebrativa per popoli con culture e religioni molto distanti tra loro.
Il filo conduttore che univa popoli così diversi era lo stretto legame instaurato con la Natura. L’uomo antico era un attento osservatore dei cicli naturali, dei movimenti astrali, degli animali e delle loro abitudini, un profondo conoscitore delle virtù delle piante, poiché da tutto questo dipendeva la sua sopravvivenza.
Il “principio della vita” sulla Terra era il Sole. Era venerato e celebrato come un Dio, poiché dal Sole dipendeva ogni istante della vita umana e non solo. Così durante l’inverno osservare l’accorciarsi del suo cammino nel cielo e vivere il calare della sua energia, risvegliava il timore che non potesse più sorgere. Ma proprio in quel momento quando tutto sembra perduto, ecco che la Luce sfolgorante vince le Tenebre. La “stella del mattino” con il Solstizio d’inverno torna potente a donare nuovamente energia e vitalità, rendendo feconda la Terra. Fuoco, vischio, doni sono tutti simboli della nuova fertilità.
In questi giorni il calore dei fuochi accesi, la fragranza degli affetti sinceri, il bisogno di celebrare attraverso dei rituali lo scandire del tempo, mi rimanda a questi pensieri. Mi fa sentire ancora più intenso il bisogno di ristabilire un legame armonioso ed equilibrato con la Natura in una società così frenetica, che rischia di perdersi l’essenza del momento.
Se la Vigilia, il Natale o Santo Stefano sono stati coronati da lauti banchetti. Se siamo animati dal desiderio di celebrare il Capodanno carichi d’energia e vitalità. Poniamoci in ascolto del nostro corpo e rallentiamo un pò il ritmo. Doniamoci almeno una mezz’ora di camminata all’aria aperta, meglio se immersi nella Natura. Respiriamo a pieni polmoni riattivando il nostro diaframma. Spesso ci scordiamo che il primo nutrimento, che riceviamo dalla vita e l’ultimo che lasciamo andare, è proprio il respiro.
A tavola iniziamo il nostro pasto con un’abbondante porzione di verdura cruda di stagione. Giochiamo con le consistenze. Affianchiamole delle sottili fette di rapa rossa marinata per un paio d’ore con sale, olio extravergine e succo di limone. Arricchiamola con colorati semi di lino, sesamo, zucca, girasole.
Se proprio non riusciamo a rinunciare ai golosi dolci che animano queste festività, cerchiamo di consumarli con attenzione nella prima parte della giornata, meglio se entro le ore 17.00.
Ricordiamoci di bere: acqua – semplice ma indispensabile. Oppure tisane speziate come zenzero, arancia, cannella, calde e vellutate, amiche della nostra digestione.
Questi sono solo alcuni dei semplici accorgimenti che possiamo adottare per mantenerci in forma.