Detossinazione – step 1
Detossinazione, impariamo a farlo diventare un’abitudine quotidiana attraverso delle semplici norme.
Giornate di sole, aria frizzante, alberi che germogliano e la primavera fa capolino con la sua energia frizzante e di rinascita. E’ però anche un periodo dell’anno durante il quale i disagi legati alle intolleranze e alle allergie si fanno sentire con più forza. Una stagione durante alcuni organi sono sottoposti ad un super lavoro, che richiede supporto al fine di preservare il proprio benessere.
Cosa fare quindi per sostenerci maggiormente ed attivare in modo più efficace i meccanismi di autoregolazione che ci governano?
Non dobbiamo infatti dimenticare che siamo “programmati” dalla natura per star bene, pertanto all’interno di ognuno di noi esistono dei meccanismi di riequilibrio. Purtroppo la vita frenetica che caratterizza la società moderna, gli ambienti snaturati nei quali viviamo, un’alimentazione povera di nutrienti e spesso sbilanciata, l’inadeguata attività fisica che pratichiamo diventano pericolosi fattori che minano l’efficace attivazione di questi processi di riequilibrio.
Cosa fare quindi per invertire la rotta?
Partiamo dalle piccole cose per favorire il nostro benessere e quindi il percorso di riequilibrio. Nelle stagioni di passaggio, come la primavera e l’autunno, cerchiamo di favorire ancor di più i processi di detossinazione. E’ importante però che il percorso di disintossicazione, diventi attraverso delle semplici norme un’abitudine quotidiana che consente così d’ottenere risultati durevoli nel tempo.
Percorsi semplici, ragionevoli, pensati per (ri)conciliarsi con la natura e con noi stessi. Un’azione sinergica che coinvolge corpo, mente, emozioni. I segnali di sovraccarico possono esser molteplici e generalmente in primavera si potenziano. La stagione invernale infatti porta con sé generalmente un’alimentazione più pesante ed un’attività fisica più leggera. Inoltre i reni in quel periodo sono sottoposti a maggiori pressioni; l’azione del freddo contribuisce ad abbassare il loro carico energetico.
I segnali di sovraccarico possono esser fisici, mentali ed emozionali.
Dal punto di vista fisico, possiamo avere occhi rossi e gonfi, vista sfocata, naso che cola, bocca impastata, mal di testa, sensazioni di vertigini, stanchezza generale e cronicizzata, intestino irregolare, sonno disturbato, digestione lenta ed incompleta. I segnali mentali possono ricondursi ad una minore lucidità, difficoltà di concentrazione, aumento del bisogno di dormire, minore volontà d’organizzare i pensieri. Riguardo la sfera emozionale possono acuirsi le condizioni di irritabilità oppure malinconia ed introversione.
Liberiamoci quindi del superfluo.
Alleggeriamo l’alimentazione eliminando il più possibili i cibi industriali, processati e raffinati. Potenziamo l’apporto di frutta e verdura sempre di stagione e meglio se del territorio, prestando attenzione alla sua provenienza: meglio se biologica.
L’ideale sarebbe sempre iniziare ogni nostro pasto con un abbondante apporto di cibo crudo: frutta a colazione, verdura a pranzo e cena. Manterremo in questo modo un maggior quantitativo di nutrienti, enzimi e fibre.
Una buona strategia per aumentare l’apporto di vitamine ed enzimi è quella di ricorrere ad estratti di frutta e verdura, senza dimenticare l’apporto di fibre integre.
Naturalmente se il nostro organismo è particolarmente intossinato i passi verso la disintossicazione dovranno esser graduali e ben studiati, al fine di favorire un riequilibrio sereno e durevole.
Attraverso l’alimentazione ed il suo bilanciamento possiamo quindi ridurre l’introduzione e la produzione di tossine. Altre però sono le concause che generano tossine, i prodotti di scarto del nostro organismo che devono esser eliminati per favorire un buono stato di salute. Lo stress, la vita frenetica, un’attività fisica inadeguata per la propria costituzione o troppo intensa, l’assunzione di farmaci contribuiscono ad incrementare la presenza di tossine nel nostro organismo.
L’organo preposto alla rielaborazione del 75% delle tossine e alla loro espulsione è il fegato.
In primavera il fegato è sottoposto ad un super lavoro.
Non a caso la natura ci mette a disposizione proprio in questo periodo una vasta gamma di piante e verdure caratterizzate dal sapore amaro. Questo sapore agevola infatti il processo di drenaggio tossinico, è però importante che le tossine siano precedentemente rielaborate e soprattutto limitarne la produzione.
La curcuma è una delle spezie che agisce proprio nella fase di rielaborazione e di trasformazione delle tossine da parte del fegato.
Un’altra buona regola per mantenere in equilibrio il fegato e sostenerlo nel suo lavoro è quello d’attuare alla mattina appena svegli la cosiddetta pulizia della lingua, meglio se con un’uncino in rame detto “nettalingua”.
Un’ulteriore passo può esser quello di introdurre un giorno alla settimana di monodieta oppure se il processo di disintossicazione olistica è già stato avviato da tempo di digiuno.
Tutto deve comunque esser fatto con gradualità, ragionevolezza e ascolto del proprio corpo, al fine di ritornare in forma con un approccio “ecologico” e sostenibile per tutti.
Dedichiamoci del tempo per staccare completamente la spina.
Una passeggiata quotidiana di trenta minuti a passo spedito respirando profondamente in un ambiente naturale è una pratica amorevole e che può donarci importanti benefici.
Le pause sono indispensabili per favorire i processi di rigenerazione e per sostenere il sistema immunitario.
Super Silvia sempre con buoni propositi e consigli.. Grazie del tempo che dedichi a tutte noi, abbiamo bisogno dei tuoi consigli per sentirci vivi e sani dentro e fuori.. Purtroppo non riesco a partecipare ai tuoi corsi perché coincidono sempre con altri impegni.. Ma attendo nuove date! Intanto grazie di Cuore ❤️